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Anche questa volta scopro l'acqua calda.
L'argomento, come si palesa nel titolo, sono le antenne della classe Xquad, intendendo con esse tutte quelle derivate dalla biquad di Trevor Marshall. Questo è un esempio di biquad:
Da questa sono uscite varianti su varianti. La più importante e famosa è la Double Biquad, ovvero una doppia doppia quad. Con qusta antenna ho realizzato il client del post sotto.
La particolarità di questa classe di antenne è la loro facilità di realizzazione, la loro tolleranza all'errore di costruzione e l'ottimo comportamento.
Si riescono ad avere una decina di dB (dipende dalla precisione con cui si costruisce) con un'oretta di lavoro, un pò di filo di rame (argentato, nel mio caso) e una piastrina di vetronite.
Di biquad ne ho costruite diverse versioni, che differiscono sostanzialmente per la modalità di alimentazione del radiatore. Su internet viene consigliato spesso l'uso di un bazooka, ovvero un tratto di tubo di lunghezza pari ad un quarto di lunghezza d'onda posto sul retro del riflettore, all'interno del quale far scorrere il coassiale che alimenta l'antenna.
La mia personale versione è realizzata con un tubetto di ottone 4x0.5 mm, saldato direttamente alla piastrina, all'interno del quale viene fatto scorrere il coassiale RG174 del codino. La calza del cavo, in prossimità dell'antenna, viene saldata al tubo stesso, mentre il centrale va direttamente ad un polo dell'antenna. L'altro polo viene saldato al tubo. Il cavo viene poi reso stabile con un pezzetto di guaina termorestringente e il tubo sigillato con un goccetto di colla a caldo. Cosi:
La seconda versione, molto più semplice, viene realizzata con una sorta di piattina in aria. L'idea l'ho trovata su un numero di RadioKit Elettronica in un articolo di Paolo Pitacco IW3QBN. La spaziatura tra i due conduttori della linea (realizzata con filo di rame da 2 mm) deve essere di circa 3 mm per mantenere l'impedenza della stessa a 50 ohm. Un conduttore della linea va al centrale del connettore fissato sul riflettore, l'altro va a massa. Dall'altro capo i due conduttori sono saldati al radiatore. Così:
In tutti i casi il consiglio è di usare connettori e cavi con dielettrico in teflon per semplificare le operazioni di saldatura.
Ho fatto prove comparative tra le due antenne (con bazooka e con linea a piattina) e non ho riscontrato differenza di comportamento. Personalmente consiglio la seconda soluzione, che è pratica e semplice da realizzare.
Alcuni dati dimensionali:
DOUBLE BIQUAD
Non avendo trovato in rete (forse non sono così bravo con google...) un progetto completo di quote per una DBQ, ho deciso di modellarmela da solo usando 4nec2 (attività divertente ed istruttiva e tra l'altro abbastanza vicina a quanto faccio quasi ogni giorno per guadagnarmi il pane...) ottenendo un paio di configurazioni interessanti. Io ho adottato questa in quanto a fronte di un guadagno leggermente inferiore all'altra (della quale ho abbandonato lo sviluppo), ha dimensioni minori e banda passante maggiore. Rispetto alla biquad questa guadagna almeno un paio di dB in più (sia sulla carta che nella realtà) ed è costruibile con estrema facilità (vedi esempi sopra e sotto). Qui potete trovare il PDF a piena risoluzione dello schemetto che trovate sotto in Jpeg.
Buon Lavoro!
L'argomento, come si palesa nel titolo, sono le antenne della classe Xquad, intendendo con esse tutte quelle derivate dalla biquad di Trevor Marshall. Questo è un esempio di biquad:
Da questa sono uscite varianti su varianti. La più importante e famosa è la Double Biquad, ovvero una doppia doppia quad. Con qusta antenna ho realizzato il client del post sotto.
La particolarità di questa classe di antenne è la loro facilità di realizzazione, la loro tolleranza all'errore di costruzione e l'ottimo comportamento.
Si riescono ad avere una decina di dB (dipende dalla precisione con cui si costruisce) con un'oretta di lavoro, un pò di filo di rame (argentato, nel mio caso) e una piastrina di vetronite.
Di biquad ne ho costruite diverse versioni, che differiscono sostanzialmente per la modalità di alimentazione del radiatore. Su internet viene consigliato spesso l'uso di un bazooka, ovvero un tratto di tubo di lunghezza pari ad un quarto di lunghezza d'onda posto sul retro del riflettore, all'interno del quale far scorrere il coassiale che alimenta l'antenna.
La mia personale versione è realizzata con un tubetto di ottone 4x0.5 mm, saldato direttamente alla piastrina, all'interno del quale viene fatto scorrere il coassiale RG174 del codino. La calza del cavo, in prossimità dell'antenna, viene saldata al tubo stesso, mentre il centrale va direttamente ad un polo dell'antenna. L'altro polo viene saldato al tubo. Il cavo viene poi reso stabile con un pezzetto di guaina termorestringente e il tubo sigillato con un goccetto di colla a caldo. Cosi:
La seconda versione, molto più semplice, viene realizzata con una sorta di piattina in aria. L'idea l'ho trovata su un numero di RadioKit Elettronica in un articolo di Paolo Pitacco IW3QBN. La spaziatura tra i due conduttori della linea (realizzata con filo di rame da 2 mm) deve essere di circa 3 mm per mantenere l'impedenza della stessa a 50 ohm. Un conduttore della linea va al centrale del connettore fissato sul riflettore, l'altro va a massa. Dall'altro capo i due conduttori sono saldati al radiatore. Così:
In tutti i casi il consiglio è di usare connettori e cavi con dielettrico in teflon per semplificare le operazioni di saldatura.
Ho fatto prove comparative tra le due antenne (con bazooka e con linea a piattina) e non ho riscontrato differenza di comportamento. Personalmente consiglio la seconda soluzione, che è pratica e semplice da realizzare.
Alcuni dati dimensionali:
- Riflettore in vetronite sp.1,6 mm B x L = 123 x 123 mm;
- Lato del radiatore della biquad = 30,7 mm (considerate 31 mm, ovviamente)
- Distanza dal radiatore al riflettore = 16 mm (non è critico, ma fa variare lobo e impedenza)
DOUBLE BIQUAD
Non avendo trovato in rete (forse non sono così bravo con google...) un progetto completo di quote per una DBQ, ho deciso di modellarmela da solo usando 4nec2 (attività divertente ed istruttiva e tra l'altro abbastanza vicina a quanto faccio quasi ogni giorno per guadagnarmi il pane...) ottenendo un paio di configurazioni interessanti. Io ho adottato questa in quanto a fronte di un guadagno leggermente inferiore all'altra (della quale ho abbandonato lo sviluppo), ha dimensioni minori e banda passante maggiore. Rispetto alla biquad questa guadagna almeno un paio di dB in più (sia sulla carta che nella realtà) ed è costruibile con estrema facilità (vedi esempi sopra e sotto). Qui potete trovare il PDF a piena risoluzione dello schemetto che trovate sotto in Jpeg.
Buon Lavoro!
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