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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di iz0hcd (del 20/01/2008 @ 09:35:39, in Autocostruzione, linkato 4039 volte)
Come già detto nel post precedente, ho voluto dotare il piccolo NSLU2 della Linksys di un display lcd che mi permettesse il controllo dello stato del sistema senza dovermi collegare ogni volta tramite console da un PC esterno. Avendo Debian on board, mi sono messo a cercare applicativi che consentissero la cosa già presenti nei repository ufficiali. I due più interessanti mi sono sembrati lcdproc e LCD4LINUX. Ho scelto quest'ultimo perché (a mio personale parere) è meglio documentato, con un maggior numero di funzioni e con un sito web di riferimento più bello!
Tra i dispositivi hardware supportati (ne gestisce una gran quantità, in effetti), uno mi è sembrato particolarmente interessante: si chiama LCD2USB ed è un progetto open source/open hardware ideato da Till Harbaum. La particolarità del progetto è l'ottima ingegnerizzazione d'insieme ed il fatto che implementa un'interfaccia USB completamente software. In questo modo l'elettronica necessaria si riduce al solo microcontrollore (un Atmel AVR) e pochissimi componenti discreti. Nessun chip di conversione protocollo (costoso e di solito di difficile reperibilità nel mercato hobbistico) è necessario. Il progetto gestisce, senza difficoltà, display lcd da 16x1 a 40x4, retroilluminati o meno. Personalmente ho usato un Wintek 20x4 con backlight.
Il pcb prevede lo spazio per connettori di vario genere, compresa l'interfaccia ISP (in system programming) e seriale per il debug. Sono inoltre presenti due pulsanti che però il driver di LCD4LINUX al momento non supporta.
Mi sono fatto mandare per posta dal gentilissimo Till lo stampato (ad un prezzo veramente irrisorio) e, in qualche ora del fine settimana, ho montato, installato e configurato tutto.
Incredibilmente (mi stupisco ogni volta che succede) l'oggetto ha funzionato subito. Una cosa che ho riscontrato è una certa criticità della porta USB da usare sul PC. Per essere più chiari, il problema sono gli zener presenti sul circuito. In funzione della loro velocità, il dispositivo può non funzionare a dovere su tutti i pc. Io ho usato tutto materiale che avevo nei cassetti o da smontaggio, per cui ho riscontrato difficoltà di collegamento usando uno specifico modello di hub USB, mentre collegandomi direttamente al PC o con altri hubs tutto è andato bene.
Questo è il risultato delle mie fatiche:
Il connettore USB è stato recuperato da un box per hard disk rotto ed il quarzo (che dovrebbe stare dall'altro lato secondo il progetto) da una vecchia scheda industriale.
Una dritta: a chi capitasse (come è successo a me) di acquistare ad una fiera dell'elettronica il display Wintek 20x4 retroilluminato, sappia che i piedini 15 e 16 del connettore NON sono collegati ai led dell'illuminazione, per cui l'interfaccia non è in grado di accendere e spegnere il display.
La cosa si risolve semplicissimamente collegando il pin 1 (A) del connettore laterale del display (vedi nella foto sotto i pads vicino alla zona bianca) con il piedino 15 del connettore e il 2 (K) al piedino 16. Si può fare con dei ponticelli di stagno sul pcb del display o con due spezzoni di cavetto. In questo modo anche la retroilluminazione è gestita via software.
Buone autocostruzioni!
Tra i dispositivi hardware supportati (ne gestisce una gran quantità, in effetti), uno mi è sembrato particolarmente interessante: si chiama LCD2USB ed è un progetto open source/open hardware ideato da Till Harbaum. La particolarità del progetto è l'ottima ingegnerizzazione d'insieme ed il fatto che implementa un'interfaccia USB completamente software. In questo modo l'elettronica necessaria si riduce al solo microcontrollore (un Atmel AVR) e pochissimi componenti discreti. Nessun chip di conversione protocollo (costoso e di solito di difficile reperibilità nel mercato hobbistico) è necessario. Il progetto gestisce, senza difficoltà, display lcd da 16x1 a 40x4, retroilluminati o meno. Personalmente ho usato un Wintek 20x4 con backlight.
Il pcb prevede lo spazio per connettori di vario genere, compresa l'interfaccia ISP (in system programming) e seriale per il debug. Sono inoltre presenti due pulsanti che però il driver di LCD4LINUX al momento non supporta.
Mi sono fatto mandare per posta dal gentilissimo Till lo stampato (ad un prezzo veramente irrisorio) e, in qualche ora del fine settimana, ho montato, installato e configurato tutto.
Incredibilmente (mi stupisco ogni volta che succede) l'oggetto ha funzionato subito. Una cosa che ho riscontrato è una certa criticità della porta USB da usare sul PC. Per essere più chiari, il problema sono gli zener presenti sul circuito. In funzione della loro velocità, il dispositivo può non funzionare a dovere su tutti i pc. Io ho usato tutto materiale che avevo nei cassetti o da smontaggio, per cui ho riscontrato difficoltà di collegamento usando uno specifico modello di hub USB, mentre collegandomi direttamente al PC o con altri hubs tutto è andato bene.
Questo è il risultato delle mie fatiche:
Il connettore USB è stato recuperato da un box per hard disk rotto ed il quarzo (che dovrebbe stare dall'altro lato secondo il progetto) da una vecchia scheda industriale.
Una dritta: a chi capitasse (come è successo a me) di acquistare ad una fiera dell'elettronica il display Wintek 20x4 retroilluminato, sappia che i piedini 15 e 16 del connettore NON sono collegati ai led dell'illuminazione, per cui l'interfaccia non è in grado di accendere e spegnere il display.
La cosa si risolve semplicissimamente collegando il pin 1 (A) del connettore laterale del display (vedi nella foto sotto i pads vicino alla zona bianca) con il piedino 15 del connettore e il 2 (K) al piedino 16. Si può fare con dei ponticelli di stagno sul pcb del display o con due spezzoni di cavetto. In questo modo anche la retroilluminazione è gestita via software.
Buone autocostruzioni!
Di iz0hcd (del 13/01/2008 @ 15:28:25, in Informatica, linkato 3415 volte)
Dal post precedente avevo iniziato a raccontare qualcosa sul mio sistema di backup. Avevo parlato di SME server e, nel seguito, avrei voluto descrivere anche il resto.
Una parte di questo "resto" è il punto di partenza del post di oggi.
Il sistema RAID di SME server è affidabile, il backup notturno su HD USB pure, ma se l'ufficio prende fuoco, o se entrano i ladri, oppure se un fulmine "frigge" tutto insieme?
Ora se qualcuno mi desse del paranoico avrebbe ragione. Ma se aumentare la sicurezza del sistema significa anche divertirsi un pò ed imparare altrettanto, perchè non farlo?
Ho quindi predisposto un NAS remoto a casa, collegato all'ufficio tramite una subnet (vedi i post relativi al link qui e qui). Il NAS in questione è costitituito da un Linksys NSLU2 (un oggettino devvero eccezionale) e da un disco USB.
L'NSLU2 è collegato alla rete di casa ed esegue ogni notte un backup del disco del server utilizzando un semplice script che sincronizza files e cartelle e poi mi avverte tramite e-mail di ciò che è accaduto. Lo script viene fatto partire ad orari stabiliti come un job di cron.
A questo punto dovrebbe essere abbastanza improbabile subire un incidente in contemporanea a casa ed in ufficio tale da distruggere tutto il sistema e, se ciò accadesse, l'ultimo dei miei problemi sarebbe la perdita dei files!
La parte interessante della cosa è che il s.o. del Linksys è una versione customizzata di linux e che è possibile installare diverse distribuzioni standard (più o meno) al posto di quella originale. Tutto ciò che serve sapere in merito è qui. Personalmente ho installato una distribuzione Debian che è reperibile a questo indirizzo, insieme ad una messe di informazioni e consigli sull'installazione.
A questo punto il nostro scatolotto è qualcosa di più di un semplice NAS, in quanto è in grado di gestire (nei limiti del processore e della memoria) ogni applicativo disponibile per debian e praticamente ogni periferica che si possa collegare ad una porta USB.
Il primo passo è stato collegarci un box Sitecom che permette la conversione tra USB e una serie di altre interfacce: PS/2 per mouse e tastiera, seconda scheda di rete, una parallela, una seriale ed altre tre USB. Il prodotto, che si chiama USB 2.0 LAN Dock costa poco ed è completamente utilizzabile sotto Debian. Tutte le porte vengono riconosciute e gestite correttamente. Siccome l'appetito vien mangiando, ho incominciato a provare ad utilizzare l'NSLU2 in una serie di modi diversi: al momento, oltre che come sistema di backup remoto, funziona come server MySql e http per gestire via web la mia stazione meteo e l'ho dotato di un display LCD per la lettura continua dei parametri di funzionamento.
In un prossimo post magari approfondisco entrambe le questioni. Per il momento...BUON ANNO!
Una parte di questo "resto" è il punto di partenza del post di oggi.
Il sistema RAID di SME server è affidabile, il backup notturno su HD USB pure, ma se l'ufficio prende fuoco, o se entrano i ladri, oppure se un fulmine "frigge" tutto insieme?
Ora se qualcuno mi desse del paranoico avrebbe ragione. Ma se aumentare la sicurezza del sistema significa anche divertirsi un pò ed imparare altrettanto, perchè non farlo?
Ho quindi predisposto un NAS remoto a casa, collegato all'ufficio tramite una subnet (vedi i post relativi al link qui e qui). Il NAS in questione è costitituito da un Linksys NSLU2 (un oggettino devvero eccezionale) e da un disco USB.
L'NSLU2 è collegato alla rete di casa ed esegue ogni notte un backup del disco del server utilizzando un semplice script che sincronizza files e cartelle e poi mi avverte tramite e-mail di ciò che è accaduto. Lo script viene fatto partire ad orari stabiliti come un job di cron.
A questo punto dovrebbe essere abbastanza improbabile subire un incidente in contemporanea a casa ed in ufficio tale da distruggere tutto il sistema e, se ciò accadesse, l'ultimo dei miei problemi sarebbe la perdita dei files!
La parte interessante della cosa è che il s.o. del Linksys è una versione customizzata di linux e che è possibile installare diverse distribuzioni standard (più o meno) al posto di quella originale. Tutto ciò che serve sapere in merito è qui. Personalmente ho installato una distribuzione Debian che è reperibile a questo indirizzo, insieme ad una messe di informazioni e consigli sull'installazione.
A questo punto il nostro scatolotto è qualcosa di più di un semplice NAS, in quanto è in grado di gestire (nei limiti del processore e della memoria) ogni applicativo disponibile per debian e praticamente ogni periferica che si possa collegare ad una porta USB.
Il primo passo è stato collegarci un box Sitecom che permette la conversione tra USB e una serie di altre interfacce: PS/2 per mouse e tastiera, seconda scheda di rete, una parallela, una seriale ed altre tre USB. Il prodotto, che si chiama USB 2.0 LAN Dock costa poco ed è completamente utilizzabile sotto Debian. Tutte le porte vengono riconosciute e gestite correttamente. Siccome l'appetito vien mangiando, ho incominciato a provare ad utilizzare l'NSLU2 in una serie di modi diversi: al momento, oltre che come sistema di backup remoto, funziona come server MySql e http per gestire via web la mia stazione meteo e l'ho dotato di un display LCD per la lettura continua dei parametri di funzionamento.
In un prossimo post magari approfondisco entrambe le questioni. Per il momento...BUON ANNO!
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