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Sono riuscito a fare una piccola patch dei sorgenti di wview che uso per le pagine meteo. In questo modo, invece di caricare i dati sulla rete CWOP, riesco a farlo su quella APRS riservata ai radioamatori. Così facendo, i miei dati dovrebbero essere disponibili per una più ampia platea ed accessibili anche attraverso collectors riservati ai radioamatori.
Si può dare un'occhiata qui: aprs.fi
Si può dare un'occhiata qui: aprs.fi
Ero piccolo piccolo, ma gli adulti intorno a me parlavano di spazio e di luna, di razzi e di astronauti, di un mondo migliore fondato sulla scienza e sulla tecnologia. E con quei sogni e quegli ideali sono cresciuto.
Non credo che sia andata esattamente come molti (me compreso) speravano allora, comunque mi sento di augurare lo stesso:
"BUON COMPLEANNO, APOLLO 11!"
Di iz0hcd (del 03/08/2009 @ 15:33:22, in Autocostruzione, linkato 3931 volte)
Probabilmente il titolo promette più di quanto il post non mantenga, comunque lo scopo dell'interfaccia che mi sono costruito è quella di avere l'ATU in prossimità dell'antenna, mantendendo comunque la possibilità di azionarlo dallo shack.
A differenza dei suoi fratelli più grandi, infatti, l'LDG Z100 non è dotato della funzione "AUTO", mediante la quale il processo di tuning si avvia automaticamente in presenza di portante.
Per attivare l'accordo con lo Z100, è necessario premere l'unico pulsante frontale per qualche istante, iniettando contemporanemente una portante abbastanza stabile (AM, FM, CW) sull'ingresso "RTX".
Questo comporta l'esigenza di avere l'accordatore ed il microfono a portata di mano contemporaneamente, con gli evidenti limiti di distanza!
Tenuto conto che lo Z100 ha la possibilità di essere azionato con il pulsante "TUNE" da alcuni apparati ICOM, ho pensato di costruire un'interfaccia che riproducesse tale comportamento.
Lo schema è il seguente:
Come si osserva, è un arditissimo esempio di microelettronica!
Con un cavo a quattro poli - in particolare ho usato sei o sette metri di doppio cavo mono schermato - si collega lo scatolotto ai jack. Dallo stesso scatolotto esce il cavetto di alimentazione, che viene prelevata dal PSU di stazione. Il pulsante si comporta come quello frontale dell'ATU, il led reagisce come quello rosso "tuning", accendendosi per la durata dell'accordo e poi spegnendosi. Il rumore dei relè (infernale!) costituisce comunque un ottimo feedback !
Ho provato l'accrocco sia con 20 metri di filo steso dal terrazzo - la mia antenna da stazione fissa - , sia con la canna da pesca per le spedizioni "fuori porta", osservando sempre un comportamento impeccabile.
Ovviamente in entrambi i casi ho interposto, tra ATU e filo d'antenna, il classico balun (o un-un 4:1) su toroide come consigliato dalla stessa LDG.
Buon lavoro!
A differenza dei suoi fratelli più grandi, infatti, l'LDG Z100 non è dotato della funzione "AUTO", mediante la quale il processo di tuning si avvia automaticamente in presenza di portante.
Per attivare l'accordo con lo Z100, è necessario premere l'unico pulsante frontale per qualche istante, iniettando contemporanemente una portante abbastanza stabile (AM, FM, CW) sull'ingresso "RTX".
Questo comporta l'esigenza di avere l'accordatore ed il microfono a portata di mano contemporaneamente, con gli evidenti limiti di distanza!
Tenuto conto che lo Z100 ha la possibilità di essere azionato con il pulsante "TUNE" da alcuni apparati ICOM, ho pensato di costruire un'interfaccia che riproducesse tale comportamento.
Lo schema è il seguente:
Il tratteggio indica un contenitore - io ho usato nel prototipo una scatoletta per gomme da masticare! - da tenere presso lo shack, mentre i due jack sono quelli dell'alimentazione e dei contatti ausiliari dello Z100.
Con un cavo a quattro poli - in particolare ho usato sei o sette metri di doppio cavo mono schermato - si collega lo scatolotto ai jack. Dallo stesso scatolotto esce il cavetto di alimentazione, che viene prelevata dal PSU di stazione. Il pulsante si comporta come quello frontale dell'ATU, il led reagisce come quello rosso "tuning", accendendosi per la durata dell'accordo e poi spegnendosi. Il rumore dei relè (infernale!) costituisce comunque un ottimo feedback !
Ho provato l'accrocco sia con 20 metri di filo steso dal terrazzo - la mia antenna da stazione fissa - , sia con la canna da pesca per le spedizioni "fuori porta", osservando sempre un comportamento impeccabile.
Ovviamente in entrambi i casi ho interposto, tra ATU e filo d'antenna, il classico balun (o un-un 4:1) su toroide come consigliato dalla stessa LDG.
Buon lavoro!
Sepolto dalle sudate (in senso stretto) carte, un augurio!
Buon Ferragosto!