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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Di iz0hcd (del 14/10/2006 @ 15:31:20, in Autocostruzione, linkato 8853 volte)
Due ore di tranquillità ed uno strumento nuovo: il risultato della costruzione di questo LCmeter.
Lo schema è un must ed è disponibile, in un milione di salse diverse, in rete. I componenti principali sono un PIC 16F84 ed un LM311. Misura capacità (non polarizzate) da frazioni di pF in su ed induttanze anche molto piccole. Da recensioni trovate in rete, la precisione e la ripetibilità di misura di questo strumento sono ottime.
La costruzione ed i componenti non sono critici ed è possibile farselo interamente da sè senza difficoltà. Il funzionamento non richiede tarature se non quelle autometiche che lo strumento esegue da solo. Unico componente di qualità particolare è un condensatore di precisione (1%) da 1nF.
Personalmente, avendo trovato un kit dal prezzo onesto e contenente anche il PCB, ho preferito acquistare quello.
Il kit è veramente completo e a prova di novizio; le istruzioni sono chiare e semplici e permettono di non fare errori di alcun tipo. Manca solo il contenitore, che non è disponibile nemmeno come opzione (a quello che so). Un kit più completo e dalle caratteristiche più avanzate di questo è disponibile, a costi superiori, da un produttore negli USA
Questo è il risultato. Ho provato a misurare alcuni CV e bobine in aria, ottenendo risultati credibili.
A chi servisse un LC meter semplice ed efficace, consiglio senz'altro questo oggetto (o una delle sue innumerevoli varianti).
Alcuni link di riferimento:
http://www.aade.com/lcmeter.htm
http://electronics-diy.com/lc_meter.php
http://utenti.lycos.it/ik0gmm/hobbies.html
Lo schema è un must ed è disponibile, in un milione di salse diverse, in rete. I componenti principali sono un PIC 16F84 ed un LM311. Misura capacità (non polarizzate) da frazioni di pF in su ed induttanze anche molto piccole. Da recensioni trovate in rete, la precisione e la ripetibilità di misura di questo strumento sono ottime.
La costruzione ed i componenti non sono critici ed è possibile farselo interamente da sè senza difficoltà. Il funzionamento non richiede tarature se non quelle autometiche che lo strumento esegue da solo. Unico componente di qualità particolare è un condensatore di precisione (1%) da 1nF.
Personalmente, avendo trovato un kit dal prezzo onesto e contenente anche il PCB, ho preferito acquistare quello.
Il kit è veramente completo e a prova di novizio; le istruzioni sono chiare e semplici e permettono di non fare errori di alcun tipo. Manca solo il contenitore, che non è disponibile nemmeno come opzione (a quello che so). Un kit più completo e dalle caratteristiche più avanzate di questo è disponibile, a costi superiori, da un produttore negli USA
Questo è il risultato. Ho provato a misurare alcuni CV e bobine in aria, ottenendo risultati credibili.
A chi servisse un LC meter semplice ed efficace, consiglio senz'altro questo oggetto (o una delle sue innumerevoli varianti).
Alcuni link di riferimento:
http://www.aade.com/lcmeter.htm
http://electronics-diy.com/lc_meter.php
http://utenti.lycos.it/ik0gmm/hobbies.html
Di iz0hcd (del 08/10/2006 @ 16:17:29, in Autocostruzione, linkato 1747 volte)
Sicuramente è eccessivo scomodare la serendipità per una cosa del genere, ma una volta tanto il risultato è stato migliore delle attese. Mi serviva un sistema per commutare l'ingresso della parabola SAT tra due ricevitori, con la separazione dell'alimentazione dell'LNB in modo da evitare rientri in cc tra i due. Volevo provare inoltre l'autocostruzione di una scatoletta in vetronite, tanto per fare esperienza. Considerato che la cosa è stata fatta di domenica, con tutti i negozi chiusi, l'imperativo e' sato quello di usare solo il contenuto dei cassetti. Quello che è uscito è questo:
La cosa simpatica è stata che la costruzione approssimativa (usando un normalissimo commutatore a levetta, percorsi lunghi in aria e così via - roba da onde medie e non certo adatta per le SHF), mi permetteva di spillare radiofrequenza su entrambe le porte d'uscita, alimentando l'LNB da una sola di esse. Risultato: adesso riesco a vedere un programma con un ricevitore e registrarne un altro con il secondo, purchè (ovviamente) la polarizzazione dei trasponders sia la stessa. Meglio del previsto!
Ovviamente le perdite sono elevate (ben oltre i 3dB dello splitter teorico!), ma ciò non è un problema serio, visto il robusto segnale d'ingresso dalla parabola. Non ne consiglio comunque l'autocostruzione a nessuno
La cosa simpatica è stata che la costruzione approssimativa (usando un normalissimo commutatore a levetta, percorsi lunghi in aria e così via - roba da onde medie e non certo adatta per le SHF), mi permetteva di spillare radiofrequenza su entrambe le porte d'uscita, alimentando l'LNB da una sola di esse. Risultato: adesso riesco a vedere un programma con un ricevitore e registrarne un altro con il secondo, purchè (ovviamente) la polarizzazione dei trasponders sia la stessa. Meglio del previsto!
Ovviamente le perdite sono elevate (ben oltre i 3dB dello splitter teorico!), ma ciò non è un problema serio, visto il robusto segnale d'ingresso dalla parabola. Non ne consiglio comunque l'autocostruzione a nessuno
Di iz0hcd (del 30/09/2006 @ 11:09:36, in Autocostruzione, linkato 1792 volte)
Partiamo bene! La prima cosa di cui voglio parlare non ha nulla a che fare con la radio. Si tratta di una piccola modifica alla mia auto (una Opel Zafira) per dotarla di due porte USB. Ovviamente non sono collegate alla centralina e non permettono nessun trasferimento dati. Le uso per alimentare il palmare ed il GPS durante i viaggi. Il punto interessante è che sono praticamente invisibili e si integrano perfettamente nel vano accendisigari.
La base è costituita da una doppia porta USB da circuito stampato cannibalizzata da una piastra madre da PC defunta. Ho smontato e forato il vano posacenere e accendisigari e fissato la porta mediante colla epossidica bicomponente. L'alimentazione (sempre connessa alla batteria) l'ho presa dall'autoradio e la conversione 12 -> 5 v l'ho ricavata da un classico alimentatore da auto switching per accendisigari. Ne ho trovato un modello a componenti di potenza discreti che ho provveduto a dotare di un piccolo dissipatore fatto con un lamierino di rame. Ho fissato tutto all'interno del vano con biadesivo forte (ce n'è di spazio!) e funziona tutto perfettamente.
Se la punto ha una USB, la mia Zafira ora ne ha ben due!
La base è costituita da una doppia porta USB da circuito stampato cannibalizzata da una piastra madre da PC defunta. Ho smontato e forato il vano posacenere e accendisigari e fissato la porta mediante colla epossidica bicomponente. L'alimentazione (sempre connessa alla batteria) l'ho presa dall'autoradio e la conversione 12 -> 5 v l'ho ricavata da un classico alimentatore da auto switching per accendisigari. Ne ho trovato un modello a componenti di potenza discreti che ho provveduto a dotare di un piccolo dissipatore fatto con un lamierino di rame. Ho fissato tutto all'interno del vano con biadesivo forte (ce n'è di spazio!) e funziona tutto perfettamente.
Se la punto ha una USB, la mia Zafira ora ne ha ben due!
Dai e dai almeno un pò di HTML lo butta fuori! Per ora la cosa è veramente scheletrica... speriamo dopo le ferie (meritate, meritatissime!) di avere tempo per metterci un pò sopra le mani e far vedere qualcosa!
73!